lunedì 22 dicembre 2008

Il difficile caso Rodriguez-Rubicondi

Nell'intervista esclusiva a Vanity Fair si svela il ritratto inedito di colui il quale è considerato all'unanimità il prototipo del "calciatore" italico.
Bello come un dio pagano, ricco come un palazzinaro romano, tamarro come un camorrista casalese, acuto come una capra del magreb. Per tutto questo adorato dalle donne, per tutto questo dileggiato dall'intellighenzia rosicona al maschile (redazione SDP in primis)...per chi non avesse ancora capito, stiamo parlando di Marco Boriello, precisazione d'obbligo nel caso siate colpevolmente digiuni di politica internazionale.
Chi di noi, raffinati intellettuali, non ha liquidato la vicenda Isola con un secco "ben ti sta cornutazzo!"? I più arguti si sono spinti ad azzardare argomentazioni più complesse del tipo "per quanto B(orri)ello non puoi permetterti di far circolare liberamente una f..a del genere"; ma il culmine del linciaggio mediatico lo si è raggiunto nei giorni successivi al rientro dei naufraghi...illazioni & calunnie che avrebbero affossato il delirio di onnipotenza del più sanguinario dei dittatori africani. Lui inizialmente sembra cedere, incassa in silenzio e somatizza...si mangia quattro gol a porta a vuota, il Milan tratta la cessione ad una squadra di Eccellenza della bassa ferrarese. Insomma il baratro professionale e umano sembra inevitabile...e invece no, l'orgoglio partenopeo viene fuori e le sue dichiarazioni spiazzano i detrattori e ne fanno a pezzi pregiudizi & accuse.
Parole come famiglia, rispetto, dignità, civiltà. Valori in nome dei quali sacrificare la storia d'amore con Belen Rodriguez, senza clamore mediatico, nel rispetto comunque dell'altro e delle sue scelte, un rispetto che nasce dalla fiera consapevolezza della propria diversità.
M
anco Veltroni che difende il PD sulla questione morale...poi dicono che i calciatori non sanno dare il buon esempio.

WebClochard
aka Alfonso Signorini




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